Proprio così: mercoledì 12.12.12 abbiamo sfidata l'antica cabala uscendo dagli schemi ed organizzando una bellissima uscita nella Città eterna: Roma!
L'appuntamento era alla Stazione di Civitavecchia per prendere il treno delle ore 8,40 con destinazione San Pietro. Così ci siamo ritrovati un bel gruppetto confondendoci tra i numerosi turisti e pendolari nella sala d'attesa della Stazione e prendendo il treno arrivato con circa 10 minuti di ritardo. Non tutti sono riusciti a guadagnare un posto a sedere ma il tragitto, tra una chiacchiera e una battuta, è sembrato breve. Giunti a destinazione ci ha colto un bel sole ma con un freddo pungente. Attraverso la stupenda e panoramica passeggiata del Gelsomino abbiamo goduto la splendida Cupola di San Pietro che sembrava sempre più enorme. Che dire poi di Piazza San Pietro? Un colonnato maestoso che incornicia la facciata della Basilica e con al centro i simboli del Natale ancora in allestimento: un enorme abete ed un tendone sotto cui stavano preparando il presepe. Una breve visita a Borgo Pio e poco dopo un mezzo per raggiungere Piazza Navona dove tra le bancherelle di articoli natalizi abbiamo acquistato qualche oggettino per arredare, con piccoli particolari, il presepe che abbiamo costruito.
Alle ore 12,12 del 12.12.2012 ci siamo ritrovati nella Chiesa di Sant'Agnese in Agone. Costruita tra il 1600 ed il 1700 da Francesco Borromini, di pianta a croce greca, propone al centro della chiesa un ottagono che presenta sugli assi principali l’ingresso, l’abside e due cappelle laterali. Nei quattro lati diagonali rispetto agli assi, tra coppie di colonne di cottanello rosso, si aprono quattro nicchie in cui sono posizionati altrettanti altari con paliotti in marmi preziosi sormontati da pale.
All'ora di pranzo ci siamo rifugiati nell'Osteria da Giulio, dove abbiamo potuto gustare un tipico piatto di Roma. Per digerire abbiamo raggiunto a piedi il Panteon, poi Montecitorio e da lì Piazza di Spagna ed ancora a piedi Via del Tritone, Piazza Santa Susanna e quindi Piazza Esedra dove finalmente abbiamo preso il treno per il rientro. E' questo è tutto, un'intensa giornata ricca di spunti e di mille particolari e per il fatto di aver potuto viaggiare tutti sullo stesso mezzo ha creato un particolare senso di partecipazione e di solidarietà.
12/12/12
Carmelo Melia