Il minuscolo borgo agricolo, da cui si parte per raggiungere Careia, appena si intravede dalla strada che dall'Aurelia (Testa di Lepre) porta alla Cassia (Casaccia - Enea): S. Maria di Galeria. Esso venne edificato, su alcune preesistenti emergenze, intorno al 1700.
Prese il nome, su proposito degli abitanti di “Careia”, nel ricordo del loro sfortunato paese.
Si compone di due piazzette rettangolari, unite nel tratto più breve, fiancheggiate da “casaloni” divise da una torretta con orologio. Nella minore una serie di abitazioni per i ceti più abbienti, non eccessivamente signorili, poi la chiesa di S. Maria ed un arco che lascia accedere alla piazza più ampia.
La chiesa dalla stretta ed elevata facciata, è incastonata in un angusto angolo della piazza minore. Attorno ad essa, si stringono le abitazioni. Un sottile campaniletto svetta alto, conferendo immagine agile anche al tempio, pur esso slanciato nel suo falso stile dorico.
Sulla destra dell’ingresso, un sarcofago bisomo, posto a decoro della piazza, fu già fontana, ora fioriera. Rammenta i legittimi, non perenni penultimi, proprietari – Catiae Rufinae uxori Q. Catius Felix.
Sull’arco d’ingresso è posto un dragone alato in marmo, stemma di Papa Gregorio tredicesimo. Una piccola rampa di scale porta all’interno della chiesetta, ove sulle pareti, si intravedono vari affreschi, ormai danneggiati dal tempo, quasi illeggibili. Quattro basse colonne di granito, forse romane, sostengono pareti divisorie, poi altro materiale di risulta. Pitture di discutibile fattura Un fonte battesimale anch’esso di materiale riciclato, porta alla definitiva convinzione di un arredo, di certa classe, ma rabberciato da proventi vaticani. Un epigrafe sulla parete di fondo, sicuramente di interesse maggiore su tutto, ricorda la consacrazione a vari Santi, della chiesa di S. Andrea della città morta, avvenuta nell’anno 1204.
Per noi del trek, spicca su tutti gli altri il nome di un tal “ Sancti Tiburtii Martiris”: Tiburzio martire, ucciso nel IV secolo d.C, durante le persecuzioni di Diocleziano. Di lui si dice: “camminando a piedi nudi sopra carboni ardenti, confessava Cristo con maggior costanza, fu fatto condurre fino a tre miglia fuori di Roma ed ivi ucciso con la spada!”
Tutto il complesso di Santa Maria di Galeria è posto su territorio del Vaticano e gode del beneficio dell’extraterritorialità. Esso è ampio almeno dieci volte il territorio dello Stato della Città della Chiesa, ed è esempio di fattorie agricole del Santo Spirito.
La meta odierna è già stata visitata dal ns gruppo nel 2010 ed al Resoconto commentato che il ns Vani scrisse in quell'occasione e al Saggio su Careia Vi rimandiamo, certi che troverete tutto il necessario per conoscere la storia del luogo!
LE FOTO ODIERNE